Cicatrici e Cheloidi

Fabio Gentile Posturologo Genova Torino

La cicatrice è il residuo di un processo di guarigione lasciato tra i tessuti in seguito ad una ferita di origine chirurgica o traumatica.
I cheloidi a differenza delle cicatrici hanno masse di tessuto connettivo che li rendono più sollevati e voluminosi.
Il processo di riparazione che si innesca come conseguenza di una lesione, determina la produzione di tessuto di riparazione ad opera dei fibroblasti. Quest’ultimi nel caso dei cheloidi non riescono a fermare il processo riparativo continuando a moltiplicarsi anche dopo che la ferita si è rimarginata.
Quando si parla di cheloidi ci si riferisce a neoformazioni benigne che mai possono trasformarsi in maligne.


I cheloidi o le grosse cicatrici formano aderenze creando una vera e propria barriera alla circolazione sanguinea e agli scambi intracellulare e causando disfunzioni che possono manifestarsi in distretti anche molto lontani dalle stesse, come la limitazione di movimenti articolari, l’accumulo di adipe, e dolore.
Questo vale per tutte le cicatrici comprese quelle molto vecchie, che in età avanzata potrebbero diventare causa di forti mal di testa o inadeguate espressioni di postura.

Le aderenze interessano il tessuto miofasciale, cioè l’insieme di tessuti molli che rivestono il corpo umano mettendolo in comunicazione in ogni sua parte.


Intervenire sui cheloidi con un approccio fasciale significa andare a scollare le fasce sottostanti riacquisendo la mobilità fisiologica dei piani tissutali.
L’evento traumatico causa due tipi di conseguenze; una data dalla reazione dell’organismo che mette in atto compensazioni posturali antalgiche, l’altra data dall’elaborazione del trauma determinando un atteggiamento difensivo e coinvolgendo così la sfera emotiva.

L’obiettivo di questa tecnica è proprio quella di raggiungere un benessere dato da un corpo più equilibrato, organizzato e funzionale.